Nell’antica Roma, nel cuore dell’Impero, esisteva un detto che guidava le decisioni dei governanti e dei giuristi: “Suum Cuique,” che significava “A ciascuno il suo.” Questa affermazione rifletteva il profondo impegno dei Romani per il principio di giustizia ed equità.
L’Impero Romano, con le sue legioni e la sua vasta estensione territoriale, aveva bisogno di leggi chiare e di un sistema giuridico solido per governare con successo. “Suum Cuique” divenne uno dei principi cardine su cui si basava il sistema legale romano.
In tribunale, i giudici e i giuristi romani citavano spesso questa frase mentre emettevano sentenze. Per loro, era fondamentale garantire che ogni individuo ricevesse ciò che gli spettava in base alle leggi vigenti. Questo significava che non importava quanto potente o influente fosse un individuo; la legge sarebbe stata applicata in modo imparziale.
Un esempio notevole dell’applicazione di “Suum Cuique” fu durante il famoso processo di Cicerone contro Verre, un governatore romano corrotto. Cicerone, l’oratore e avvocato, usò la frase per sottolineare la corruzione di Verre e la sua violazione sistematica della legge. La difesa di Cicerone si basava sulla premessa che nessuno fosse al di sopra della legge, e che anche un governatore dovesse rendere conto delle sue azioni.
Ma “Suum Cuique” non si limitava solo al sistema giudiziario. Questo principio si rifletteva anche nelle relazioni quotidiane tra i cittadini romani. Gli affari commerciali, i contratti e gli accordi erano tutti basati sull’idea che ciascuna parte ricevesse ciò che le spettava in base ai termini concordati.
Questo rispetto per la giustizia e l’equità contribuì alla stabilità e alla longevità dell’Impero Romano. Gli individui sapevano che potevano confidare nel sistema legale per risolvere le dispute e proteggere i loro diritti.
Oggi, il principio di “Suum Cuique” continua a essere una parte importante della tradizione giuridica occidentale. Rappresenta l’idea che nessuno sia al di sopra della legge e che la giustizia debba essere applicata in modo imparziale per garantire che ciascuno riceva ciò che gli spetta. La frase latina dell’antica Roma rimane un pilastro della nostra comprensione di giustizia ed equità.

Nella scena del tribunale ambientata nell’antica Roma, viene applicato il principio del ‘Suum Cuique’ (‘Ad ognuno il proprio’). Questo principio rappresenta un pilastro fondamentale della giustizia romana, sottolineando l’importanza dell’equità e della giustizia distributiva. I giudici e giuristi romani, con la loro profonda conoscenza del diritto e della moralità, deliberano sui casi con un impegno straordinario, mostrando in modo tangibile il loro rispetto per il principio del ‘Suum Cuique’. L’atmosfera solenne e dignitosa in cui si svolgono tali deliberazioni rispecchia la serietà e l’importanza attribuita alla ricerca della verità e della giustizia nell’antica Roma. Inoltre, elementi distintivi dell’architettura romana antica, come gli imponenti archi e le colonne maestose, insieme ai simboli legali, contribuiscono a arricchire l’autenticità storica della scena, trasportando il pubblico in un’epoca in cui la giustizia e l’equità erano cardini fondamentali della civiltà romana.




