Capitolo 15: La competizione

La competizione culinaria era diventata una delle sfide più intense per Jacques Tremblay. Ogni piatto preparato doveva essere perfetto, e l’ansia di prestazione continuava a farsi sentire, nonostante i recenti successi. Ma Jacques sapeva di dover gestire questa pressione in modo efficace, soprattutto con l’importanza della competizione in corso.

Con il teatro gremito di spettatori e i giudici pronti a valutare ogni dettaglio, Jacques si preparava per il suo turno. Marie e Henri lavoravano al suo fianco, offrendo supporto e incoraggiamento. Tuttavia, Jacques sapeva che doveva affrontare anche una sfida interna: la gestione della sua ansia.

Louis, il suo amico investigatore privato, aveva suggerito a Jacques di parlare con un noto psicologo, esperto nel trattamento dell’ansia da prestazione. Jacques decise di seguire il consiglio e prese un appuntamento con il dottor Lefèvre, uno specialista rinomato nel campo.

Il giorno dell’appuntamento, Jacques si recò nello studio del dottor Lefèvre, sperando di trovare delle risposte e delle tecniche per gestire meglio la sua ansia. Il dottore lo accolse con un sorriso caloroso. “Jacques, è un piacere conoscerti. Ho sentito molto parlare di te e del tuo talento culinario. Come posso aiutarti oggi?”

Jacques spiegò i suoi problemi di ansia, la pressione costante e la paura di deludere le aspettative. Il dottor Lefèvre lo ascoltò attentamente e annuì. “Jacques, l’ansia da prestazione è comune in molti professionisti di alto livello. Ma ci sono tecniche che possiamo utilizzare per gestirla e trasformarla in energia positiva.”

Il dottor Lefèvre iniziò con una tecnica di respirazione profonda. “Questa tecnica ti aiuterà a calmare la mente e il corpo nei momenti di stress. Inspira lentamente attraverso il naso, trattieni il respiro per qualche secondo e poi espira lentamente attraverso la bocca.”

Jacques seguì le istruzioni del dottore, sentendo gradualmente una sensazione di calma pervadere il suo corpo. “Incredibile, mi sento già meglio,” disse con un sorriso.

Il dottore proseguì con un’altra tecnica, chiamata visualizzazione. “Chiudi gli occhi e immagina di essere in un luogo che ti porta pace e tranquillità. Può essere un luogo reale o immaginario. Visualizza ogni dettaglio: i colori, i suoni, i profumi.”

Jacques chiuse gli occhi e si immaginò in un tranquillo giardino, circondato da fiori colorati e il suono leggero dell’acqua che scorre. La visualizzazione gli permise di allontanarsi mentalmente dalla pressione della competizione e di ritrovare la serenità.

Infine, il dottor Lefèvre introdusse la tecnica dell’affermazione positiva. “Ripeti a te stesso delle affermazioni che rafforzino la tua fiducia. Per esempio: ‘Sono un grande chef’, ‘Sono capace di superare ogni sfida’, ‘Il mio lavoro è apprezzato e ammirato’.”

Jacques ripeté le affermazioni, sentendo crescere dentro di sé una nuova forza e determinazione. “Grazie, dottor Lefèvre. Queste tecniche sono esattamente ciò di cui avevo bisogno.”

Il dottor Lefèvre sorrise. “Ricorda, Jacques, l’ansia è solo un segnale che ti importa del tuo lavoro. Usala come carburante per la tua passione e sarai in grado di superare qualsiasi ostacolo.”

Con queste nuove tecniche psicologiche, Jacques si sentì preparato ad affrontare la competizione culinaria. Tornò al ristorante e condivise le sue nuove conoscenze con Marie e Henri, che lo supportarono in ogni passo.

Il giorno della competizione, Jacques applicò le tecniche apprese. Respirò profondamente, visualizzò il giardino tranquillo e ripeté le affermazioni positive. Sentì la tensione sciogliersi e una nuova fiducia pervadere il suo essere.

Quando arrivò il suo turno, Jacques si mosse con grazia e precisione. Ogni piatto preparato era un’opera d’arte, combinando tecnica e creatività. Il pubblico era affascinato e i giudici rimasero impressionati dalla qualità e dall’innovazione dei suoi piatti.

Alla fine della competizione, i giudici si riunirono per deliberare. Quando annunciarono Jacques come vincitore, il teatro esplose in applausi. Jacques sentì una gioia immensa e una gratitudine profonda verso Marie, Henri, Louis e il dottor Lefèvre. Con il trofeo in mano e il cuore colmo di soddisfazione, Jacques sapeva di aver superato non solo una competizione culinaria, ma anche una sfida personale. Con il supporto dei suoi amici e le tecniche psicologiche apprese, era pronto a conquistare qualsiasi obiettivo.


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